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PILATES
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Il Pilates è una forma di attività fisica che mira allo sviluppo equilibrato del corpo attraverso la flessibilità e la consapevolezza del core eseguendo movimenti efficienti e aggraziati.

Il metodo Pilates è un sistema di allenamento,  sviluppato da Joseph Pilates che mira a rafforzare il corpo, a modellarlo, a correggere la postura e a migliorare la fluidità e la precisione dei movimenti.

Il Pilates ha lo scopo di rafforzare il corpo senza aumentare eccessivamente la massa muscolare, di sviluppare fluidità e precisione dei movimenti, di migliorare o correggere la postura con un lavoro centrato sulle regioni addominale e dorsale.

Il Metodo si prefigge di ottenere questi obiettivi eseguendo movimenti lenti, mantenendo una grande concentrazione e attenzione alla respirazione, in modo che l’attività fisica risulti in una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei movimenti che si compiono. un’ampia gamma di esercizi da svolgere a corpo libero (matwork) e con piccoli attrezzi.

Il Pilates mira ad allenare tutto il fisico; tuttavia il lavoro specifico che svolge sulla parte centrale del corpo, ossia sulle regioni addominale, dorsale e lombare, rendono questo metodo adatto in particolare a chi ha bisogno di correggere la postura e riequilibrare i carichi sulla colonna vertebrale.

Il Pilates è stato utilizzato per la riabilitazione o come metodo di allenamento e, grazie alla quantità e diversità degli esercizi di cui dispone, può essere adattato alle capacità di ciascuno.

Da secoli, praticare tecniche di respirazione ha aiutato a diminuire lo stress, migliorare la capacità
aerobica e ad entrare in una migliore sintonia con la mente e con lo spirito.

I PRINCIPI DEL PILATES

Il Pilates aiuta a tonificare. Permette al corpo di allungarsi, snellirsi, rafforzarsi e diventare più abile. Il tutto, migliorando il portamento e donandogli grazia ed eleganza. Scoprirete che, a differenza di altri sport, gli esercizi di Pilates non richiedono molte ripetizioni: necessitano di grande precisione nell’eseguirli. Questo produce effetti significativi in un tempo più breve di quanto si possa immaginare. Come? Basta non perdere di vista gli 8 principi fondamentali del pilates.

1. Respiro durante gli esercizi di pilates

Il respiro e le sue numerose implicazioni possono essere osservati ben oltre il momento del pilates. La respirazione è il motore che guida il Pilates. È la forza motrice del corpo, della mente e dello spirito. In questa visione, il respiro funge da filo conduttore degli altri principi fondamentali, ‘cucendoli’ insieme.

2. Concentrazione sui movimenti del pilates

La concentrazione consiste nel direzionare l’attenzione verso un singolo obiettivo: in questo caso, la padronanza di un determinato esercizio di Pilates. È necessaria per eseguire bene i movimenti e tra i motivi per cui serve fare pilates. Per questo, include la consapevolezza del proprio respiro e dei muscoli che stanno per essere stimolati. Concentratevi sull’allineamento del corpo e sulla corretta posizione durante l’esecuzione dell’esercizio. Mantenete la concentrazione mentale per la durata di tutta la sessione.

3. Centratura nel pilates

Il concetto di centro si riferisce principalmente al centro del corpo: è l’unico punto su cui ogni particella della vostra massa è equamente distribuita. Ogni persona è fatta in modo diverso ed ha un proprio centro
individuale. A differenza di sport dinamici, che fanno nascere il dubbio se è meglio fare zumba o pilates, il punto in cui si trova il proprio centro influenza l’esecuzione e la difficoltà dell’esercizio. Per quanto il centro di ogni persona sia personale, si può dire che, in generale, si trova in corrispondenza della seconda vertebra sacrale e al 55% circa dell’altezza della persona in questione.

4. Controllo del corpo durante gli esercizi di pilates

Il controllo è relativo alla corretta esecuzione di un determinato movimento. Un più alto livello di controllo è associato a meno errori nell’esercizio, ad una posizione corretta e ad una maggiore coordinazione. Si avrá anche un miglior equilibrio ed una più alta capacità di riprodurre l’esercizio in modo perfetto. Questo si traduce in un aumento della forza e della flessibilità dei muscoli per ottenere migliori risultati con il Pilates.

5. Precisione dei movimenti di pilates

La precisione può essere descritta come il modo esatto in cui viene eseguito un movimento. La conoscenza dell’anatomia aiuta notevolmente a raggiungere la precisione. Capirete quali muscoli stanno funzionando o
dovrebbero funzionare, allineerete correttamente il corpo e comprenderete gli obiettivi di ogni esercizio. Maggiore è la precisione, maggiore è la probabilità che l’obiettivo venga raggiunto. Sarà inoltre maggiore il beneficio che si può trarre dall’esercizio stesso.

6. Fluidità dei movimenti del pilates

La fluidità può essere descritta come una continuità di movimento, regolare e ininterrotto. La fluidità richiede una profonda comprensione del movimento e l’attivazione e la sincronizzazione di determinati muscoli. Man mano che si diventa più abili in un esercizio, la fluidità dovrebbe aumentare e dovresti esser capace di fare questi esercizi di ginnastica anche a casa.

7. Rilassamento del corpo nel pilates

È importante imparare a focalizzare la mente su come si sente il corpo durante il pilates. Riconoscendo eventuali aree di tensione è possibile concentrarsi sul tentativo di scioglierle. L’obiettivo del rilassamento è
quello di imparare a rilasciare lo stress e permettere al corpo di muoversi in modo fluido.

8. Allineamento del corpo

L’allineamento del corpo è fondamentale durante l’allenamento: è il giusto posizionamento del corpo. L’allineamento è la tecnica che fa da padrone nell’ambito del Pilates: si tratta della vera e propria chiave per
un’esecuzione di qualità dei movimenti.

I vari esercizi tendono ad allenare la muscolatura dei vari strati della parete addominale, la muscolatura del bacino in equilibrio con quella posteriore e paravertebrale.

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perchè scegliere il Pilates?

Il metodo Pilates ha in sé principi di stretching, di tonificazione muscolare, concentrazione mentale ed equilibrio fisico. Lo possiamo intendere come un trait d’union tra gli antichi principi che troviamo nelle discipline orientali (equilibrio, baricentro, concentrazione, controllo del respiro e dei movimenti) e moderni principi di allenamento muscolare (stretching, postura, lavoro per catene cinetiche).

Pilates aveva scelto questi come principi base:
• Concentrazione
• Controllo
• Baricentro
• Fluidità dei movimenti
• Precisione
• Respirazione

APPROFONDIMENTO

 metodo Pilates ha in sé principi di stretching, di tonificazione muscolare, concentrazione mentale ed equilibrio fisico. Lo possiamo intendere come un trait d’union tra gli antichi principi che troviamo nelle discipline orientali (equilibrio, baricentro, concentrazione, controllo del respiro e dei movimenti) e moderni principi di allenamento muscolare (stretching, postura, lavoro per catene cinetiche).

Pilates aveva scelto questi come principi base:
• Concentrazione
• Controllo
• Baricentro
• Fluidità dei movimenti
• Precisione
• Respirazione

Il metodo Pilates negli anni ha subito un’evoluzione molto interessante, che lo ha portato sempre più vicino ai moderni concetti posturali. I principi base del Pilates sono stati tradotti tenendo presenti varie tematiche biomeccaniche e queste vengono applicate, se conosciute a dovere, nella pratica di ogni esercizio. I punti fondamentali riguardano la posizione, nella statica e in dinamica, della colonna vertebrale, dei cingoli pelvico e scapolare e dei rapporti tra loro. A questo si aggiunge l’influenza funzionale che deriva dalla respirazione e dall’”atteggiamento” della gabbia toracica.

Principi della respirazione: il respiro, azione di vitale importanza da cui dipende ogni aspetto della nostra vita e che da questa è influenzato, interagisce con l’azione muscolare della parete addominale. Se queste azioni non sono ben integrate possono entrare in contrasto e diminuire l’efficienza del nostro muoversi nello spazio. E’ un’attività a cui normalmente non prestiamo molta attenzione e facciamo in modo naturale.
Generalmente la nostra respirazione è poco profonda e coinvolge o solo la parte superiore della cassa toracica, con possibili conseguenti tensioni nella regione del collo e delle spalle, oppure solo addominale, con il conseguente, e necessario, rilassamento dei muscoli addominali. La respirazione nel Pilates invece, che come avete capito ne è una componente fondamentale, è idealmente di tipo “intermedio” e “laterale”. Il ruolo fondamentale è quello del diaframma. La conoscenza e il controllo della dinamica del diaframma cambia drasticamente l’efficacia e l’efficienza della respirazione. I vari esercizi insegnano a respirare nel modo corretto, distribuendo l’aria inspirata in tutti i territori polmonari, anche durante lo sforzo muscolare, mantenendo l’efficienza del respiro, da cui dipende l’ossigenazione dei tessuti, senza che il movimento stesso ne sia intralciato da una eccessiva contrazione della muscolatura inspiratoria accessoria o di quella addominale.

E’ facile vedere l’impaccio funzionale e la rigidità di tutto il corpo che deriva da un’apnea inspiratoria durante uno sforzo intenso. Questo tipo di respirazione previene il blocco funzionale del rachide cervicale e del cingolo scapolare ed inoltre permette la permanenza di un buon tono basale e una buona contrazione della muscolatura addominale. Questa, che Pilates chiamava “The Power House” ovvero la casa della forza, ci richiama ai principi di tante discipline orientali che basano l’efficacia di ogni movimento sulla stabilità dell’addome e del cingolo pelvico, dove viene localizzato idealmente il nostro baricentro. Di conseguenza si evita un sovraccarico della muscolatura posteriore, della colonna, che ne risulta protetta. Da secoli, praticare tecniche di respirazione ha aiutato a diminuire lo stress, migliorare la capacità aerobica e ad entrare in una migliore sintonia con la mente e con lo spirito.

Il bacino, in stazione eretta e durante l’esecuzione degli esercizi, dovrebbe mantenere la posizione il più conforme a quella fisiologica, e lo stesso principio vale ovviamente anche per la colonna vertebrale. La presenza di una curvatura a livello lombare, “lordosi” è assolutamente normale.
La patologia è uno scostamento da questa posizione sia in anteroversione, che accentua la lordosi, sia in retroversione. La posizione ideale, dal punto di vista posturale, è quella del ”neutro”: la parola stessa ci fa immediatamente capire l’assenza di preponderanza di un certo gruppo muscolare sugli altri, e l’equilibrio tra le masse muscolari e la giusta premessa per un movimento fluido e senza inutile dispendio energetico. I vari esercizi tendono ad allenare la muscolatura dei vari strati della parete addominale, la muscolatura del bacino in equilibrio con quella posteriore e paravertebrale. Il risultato è l’aumento di elasticità e di forza dell’intero sistema, una prevenzione di anomalie posturali e perciò della sintomatologia lombalgia e delle discopatie lombari. E’ vero che in particolari pazienti o nelle prime fasi di apprendimento della tecnica si possa far prevalere una leggera retroversione (imprint) ma solamente per far “capire” al nostro corpo quali possono essere le variazioni di posizione del bacino ed abituarsi a sentire il neutro.

Altro punto fondamentale è il controllo del movimento del cingolo scapolare, della sua mobilizzazione e stabilizzazione. Qualora ciò non venisse fatto la conseguenza più frequente è il sovraccarico del trapezio, del romboide e degli altri muscoli cervicali. Le scapole vanno posizionate verso il basso e verso la colonna vertebrale come a formare una V, come tramite un movimento di extra-rotazione del braccio. La sensazione di questa posizione deve essere mantenuta anche durante gli esercizi di mobilizzazione scapolare. A tutto ciò aggiungiamo un allungamento cranio-sacrale, con riallineamento vertebrale pur nel rispetto delle fisiologiche curvature. La sensazione che si impara a percepire durante gli esercizi, tramite quel filo ideale che genera una trazione all’apice del cranio e tende ad allungare tutta la colonna, è una leggerezza entusiasmante. E questo durante qualunque movimento. Ecco perché Pilates ci fa stare bene, ci fa percepire il nostro corpo in modo differente, più leggero, meno contratto e ci protegge aiutando a prevenire la più frequente patologia del secolo: il “mal di schiena”.

E’ superfluo, a questo punto, ribadire che il Pilates deve essere lasciato in mani esperte: solo così, conoscendolo nei particolari e praticandolo con tutti gli attrezzi che Pilates stesso ha ideato, è possibile ottenere tutti i benefici che, a buon titolo, può promettere.

– Il Pilates è una forma di attività fisica sviluppata da Joseph Pilates, che mira allo sviluppo equilibrato del corpo attraverso la flessibilità e la consapevolezza del core. Il tutto eseguendo movimenti efficienti e aggraziati.

– Uno dei pregi del Pilates è che funziona per vari tipi di persone.

– Atleti e ballerini lo adorano, ma anche gli anziani e le donne che hanno da poco
partorito.

– Anche le persone che si trovano in periodi di riabilitazione fisica ne traggono grande giovamento.

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